Opere notevoli

La Biblioteca “Card. Carlo Maria Martini” possiede una significativa raccolta di manoscritti, incunaboli e cinquecentine che costituiscono il Fondo Valentini. Di questi è stato redatto un catalogo cartaceo (a cura di Ubaldo Valentini negli anni ’80), elettronico su CD-ROM (nel 1996) e online. Inoltre i manoscritti, ad iniziare dai cinque più antichi e preziosi (due libri d’ore, un planisfero, un messale ed un lezionario), sono al centro di un progetto di digitalizzazione.

Tra i codici manoscritti più preziosi va segnalato un Messale che risale ai primi anni del XV secolo. Redatto a uso dell’Ordine degli Umiliati, esso era utilizzato nel Convento di S. Giovanni Battista a Porta Orientale (oggi Corso Venezia) a Milano, nell’area poi destinata a ospitare il Seminario maggiore.

Agli Umiliati apparteneva anche un altro codice di pregio inferiore: un Lezionario contenente le epistole di tutte le messe dell’anno liturgico.

Meritano poi particolare attenzione due Libri d’Ore (libri di preghiere per laici) finemente miniati: il più minuto dei due è attribuito a scuola fiamminga della prima metà del Quattrocento; l’altro, più grande nelle dimensioni, meglio conservato e pregevole anche per la legatura, sarebbe invece posteriore di oltre cinquant’anni e avrebbe origine francese.

Prezioso è inoltre il manoscritto datato 1590 e redatto dal nobile milanese Urbano Monte: si tratta di un volume di dimensioni consistenti che descrive, a volte con tratti fantastici, il mondo sino ad allora conosciuto. Esso comprende oltre sessanta tavole geografiche acquerellate a mano, che compongono un planisfero di oltre un metro di raggio.

Oltre a questi e ad altri manoscritti, la Biblioteca possiede 130 incunaboli (volumi stampati nel Quattrocento, a partire dall’invenzione della stampa) e 1.824 cinquecentine (volumi stampati nel Cinquecento). Tra quelli conservati a Venegono, un posto di rilievo spetta a un’edizione delle opere di Virgilio del 1490, che dai repertori bibliografici risulta essere l’unico esemplare conosciuto.

Le cinquecentine in possesso della Biblioteca del Seminario spaziano sugli argomenti più vari: Bibbie, scritti di Padri della Chiesa e teologi, ma anche opere di filosofi, poeti e scrittori classici o rinascimentali.

Questi volumi non sono normalmente destinati alla consultazione (è possibile però visionarli nel corso delle visite guidate organizzate periodicamente) e vengono custoditi con particolare cura: rappresentano infatti un patrimonio inestimabile che testimonia le origini della Biblioteca del Seminario e la sua storia secolare.

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