Una Biblioteca… in miniatura!

Bisogna fare cose ordinarie con straordinario amore
(Santa Teresa di Calcutta, Il cammino semplice)

La Biblioteca riceve oggi un gradito e prezioso cadeau: si tratta di un affascinante diorama, realizzato dall’artista Lucrezia Trombella (utente e amica della Biblioteca del Seminario), che raffigura in scala 1:12 uno dei manoscritti più preziosi del nostro Fondo Antico: un Libro d’ore fiammingo del XV secolo.

Il codice è inserito all’interno di una scena in cui vengono rappresentati alcuni degli elementi identificativi della biblioteca e del lavoro che vi si svolge: in primis, naturalmente, i libri con le loro etichette e il timbro che vi si appone.

Ringraziando Lucrezia per il dono, cogliamo l’occasione per farle qualche domanda su questa particolare forma d’arte.


Cos’è un diorama e a cosa serve?

Un diorama è un’ambientazione in scala ridotta che ricrea scene di vario genere: a chi non è capitato di rimanere ipnotizzato a fissare un diorama ferroviario?

Ci concentriamo sul movimento delle carrozze che sfilano sui binari e poi, man mano, cogliamo i vari particolari che compongono la scena: dapprima quelli più evidenti, come rilievi, specchi d’acqua, negozi e personaggi per poi ritrovarci a osservare con attenzione anche gli angoli più remoti, stupendoci di microscopici dettagli. Rimaniamo affascinati dalla precisione e, contemporaneamente, ci chiediamo quale follia abbia spinto il modellista a preoccuparsi di applicare una microscopica, ma fedelissima etichetta di pochi millimetri su una bottiglia di inchiostro alta mezzo centimetro.

Come numerose forme di artigianato, anche il modellismo non ha una ragione che vada oltre alla bellezza e all’inspiegabile fascino che sa esercitare. Un oggetto in miniatura è perfettamente inutile: non possiamo fare trekking su una montagna in miniatura, prendere un treno in scala H0 né gustarci una invitante, ma del tutto immangiabile, ciambella di pasta polimerica.

Sembra quasi una contraddizione: quale è allora il significato di questi oggetti artistici?

La mia spiegazione a tale paradosso sta nelle caratteristiche stesse del modellare in miniatura: precisione, cura, pazienza e dedizione. Il processo per la creazione di un libro in scala 1:12 (come quelli in foto) richiede numerosi passaggi: misurazione e taglio delle carte, cucitura delle pagine, incollatura della copertina, pittura, levigatura e lunghe attese tra una fase e l’altra; certamente snervante per alcuni, preziosa occasione di rilassamento e concentrazione per altri.

A tutto ciò, aggiungo una riflessione del tutto personale: creare miniature significa mettere in scena un mondo. I piccoli oggetti che compongono ogni quadro vivono di vita propria e mi piace pensare che appartengano a un piccolo popolo che la notte, non visto, li utilizza, per poi rimetterli al loro posto al sorgere del sole.

Puoi raccontarci come hai realizzato il diorama donato alla biblioteca?

Tutti gli oggetti della scena sono stati realizzati interamente a mano (ad esclusione delle chiavi appese alla parete sinistra).

Per la loro realizzazione sono stati utilizzati:

  • Carta bianca e decorata, invecchiata tramite caffè e colori acrilici.
  • Legno di balsa per il leggio, la mensola, il crocifisso, il pennino e il timbro
  • Resina UV trasparente per i due calamai, resina UV colorata per l’inchiostro all’interno
  • Pasta polimerica per la penna d’oca e la punta del pennino
  • Pasta polimerica a effetto pelle per la copertina del libro in basso a destra e la cartelletta dei documenti
  • Colori acrilici e pigmenti metallizzati (timbro e pennino)

Il processo seguito per realizzare i due calamai d’inchiostro ha richiesto numerosi passaggi.

Anzitutto, sono state modellate due matrici in pasta polimerica, poi cotte in forno; queste sono state utilizzate per creare due stampi in gomma siliconica.

Una volta rappresisi gli stampi (24 ore circa), è stata colata al loro interno la resina che indurisce sotto raggi ultravioletti; per ottenere l’effetto dell’inchiostro all’interno del calamaio sono stati alternati strati di resina trasparente e colorata.

Grazie!

Il diorama realizzato da Lucrezia andrà a ingentilire l’area del Reference Bibliografico della Biblioteca del Seminario.

Lo Staff della Biblioteca

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